National Geographic Traveler - Hay-on-Wye

Su National Geographic Traveler (Inverno 2018/19): Hay-on-Wye, il paese salvato dai libri

È in edicola National Geographic Traveler – Inverno 2018.
Su questo numero troverete il mio articolo su Hay-on-Wye, un piccolo villaggio incantato che vive grazie ai libri e alla passione per la lettura.
Le foto sono di Alessandro Barteletti.

Oltre il tappeto di nuvole, le gocce di pioggia sono coriandoli argentati che scivolano lenti lungo il finestrino dell’aereo. Le case, puntini bianchi e marroni disposti in file ordinate che spuntano a macchie da un verde che abbaglia. Sono volata in Galles per vivere la magia della cittadina di Hay-on-Wye, poco meno di duemila abitanti, tre ore di auto da Londra. Ventisei librerie. Un festival letterario di respiro internazionale organizzato due volte all’anno.

La storia narra di Richard Booth, classe 1938 e una laurea a Oxford, che dopo aver terminato gli studi ritorna a casa e decide di aprire un negozio di libri usati in una vecchia sede dei pompieri: è il 1962, e nessuno avrebbe mai scommesso mezza sterlina sul successo di una attività del genere in un posto sperduto nella campagna al confine con l’Inghilterra. Ma lui non si arrende: è un sognatore e visionario, viaggia alla ricerca di libri che possano arricchire il paese e nel 1977 lo proclama Principato autonomo, auto dichiarandosi re. Una trovata geniale: alcuni concittadini lo emulano, aprono nuove librerie e Hay-on-Wye rinasce Città dei Libri.

È il navigatore a guidarmi verso di lei. In un dedalo di stradine immerse nel verde, l’asfalto è una lingua che brilla e la pioggia è ormai lontana. Gli scoiattoli che sbucano a ogni curva fermandosi in mezzo alla carreggiata per mangiare nocciole mi fanno capire che è ora di rallentare e lasciare il caos della città alle spalle dando al respiro un ritmo diverso. Arrivo a destinazione e comincio a esplorare le viuzze di quello che pur sembrando un luogo fermo a trent’anni fa, ha tutto. Dal take away cinese al ristorantino vegano, passando per i negozietti di antiquariato e le gallerie d’arte, fino all’ufficio postale. E poi, le librerie.

È con il racconto di Derek, fondatore e proprietario della “Addyman Books”, che inizio a scoprire il segreto […]

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