National Geographic Traveler - Inverno 2019/2020

Su National Geographic Traveler (Inverno 2019/20): Il Fascino di Parma

È uscito National Geographic Traveler – Inverno 2019/2020, e questa volta parlo di Parma, capitale della cultura 2020: grazie come sempre a tutta la redazione di National Geographic Magazine Italia per il supporto.
È stato bello perdersi alla scoperta di un luogo che, seppur quasi “dietro casa”, conoscevo molto poco.
Come è nato questo numero speciale?
Così:
“Era più o meno la metà di marzo, quando da Washington ci è arrivata una richiesta insolita. Segnalare quattro destinazioni di viaggio per il 2020. Una per ciascuna di queste categorie: cultura, natura, avventura, città. La stessa richiesta è pervenuta a tutte le altre redazioni di NGT nel mondo. È così che è iniziata l’avventura che ci ha portato a questo numero, che condividiamo con i colleghi delle altre 17 edizioni” [dall’editoriale di Marco Cattaneo].
Le foto sono di Alessandro Barteletti, che con la sua consueta pazienza e passione le ha donato il calore e l’accoglienza che merita.
Vi aspetta in edicola, e sulla App di NG in versione digitale.

Il fascino di Parma

Parma è una donna elegante e d’altri tempi che si imbelletta una sera d’autunno per una prima al Teatro Regio, dove gli scalini e l’ingresso hanno il tappeto rosso delle grandi occasioni. Rosso come le sue labbra, mentre afferra al volo il soprabito e si affretta per non far tardi. È la prima immagine che ho di questa città, Capitale della Cultura 2020, capace di autoalimentarsi perché ricca dal punto di vista culturale e gastronomico, ma con un occhio sempre attento al resto del mondo. In occasione di “Parma 2020” le associazioni culturali lavoreranno infatti a stretto contatto con le industrie per migliorarne qualità e vivibilità: i turisti avranno la possibilità di sperimentare più di trecento attività, anche in spazi cittadini inconsueti e magari sconosciuti. Perché la cultura, a tratti e a torto sottovalutata, ha il potere di rigenerare il nostro tempo e renderlo contemporaneo.
Una visita proprio al Teatro Regio è d’obbligo, se non altro per percorrere i suoi corridoi pensando che prima di te, molti anni prima, lo ha fatto anche Maria Luigia, duchessa di Parma dal 1814 al 1847 e moglie di Napoleone. Il Teatro venne inaugurato nel 1829 con la Zaira di Bellini: fu un fiasco clamoroso. I parmigiani rimasero così scottati da questa esperienza che l’opera non venne mai più rappresentata. Giuseppe Verdi invece è il compositore che più ogni altro in assoluto è rimasto nel cuore della città. Diresse soltanto cinque prove di una delle sue opere, ma ogni anno ha un festival a lui dedicato.
Mentre mi avvio verso il complesso della Pilotta […]

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